Tour #7
PALERMO DI MERCATI E ARTIGIANI
PERCORSO DEL TOUR
Porta Carini, mercato del Capo, mercato delle Pulci, bottega dei pupi Famiglia Argento, storica fabbrica di caramelle Terranova
caratteristiche
partenza
porta carini
durata
3 ore
costo
ticket monumenti
difficoltÀ
facile
arrivo
via albergheria
itinerario
mappa
descrizione del percorso
● mercato del capo
Il Capo costituisce, senza ombra di dubbio, uno dei mercati più frequentati della città, inizia da Porta Carini, adiacente al Tribunale, e si estende in tutta la zona che va verso la Cattedrale.
Il mercato si sviluppa all’interno dell’omonimo quartiere, formato da un quadrivio di stradine, dove il suo asse principale è costituito appunto dalla via Porta Carini, che prende nome dall’omonima Porta riedificata nel settecento in riferimento all’originale quattrocentesca. Da qui si snoda attraverso via Beati Paoli, che invece prende il nome dalla setta misteriosa di incappucciati, che sembra si riunisse segretamente in una grotta sita nei paraggi, e s’incrocia con la via Cappuccinelle da un lato e la via Sant’Agostino dall’altro. Tutto questo groviglio di strade e stradine ha l’aspetto proprio del suk orientale. Il quartiere infatti, è nato in età musulmana oltre il corso del fiume Papireto, oggi sotterraneo, ed era abitato da pirati e commercianti di schiavi.
● mercato delle pulci
Al di là delle bancarelle, dei tendaggi dello storico mercato, delle mercanzie che vengono vendute, delle chiesa nascoste tra le putie, esistono angoli e scorci della città molto particolari. Infatti, percorrendo la strada che combacia con la Guilla, come corruzione del termine arabo “wadi” che significa letto di fiume, una contrada, dove vi sono siti monumentali non fruibili, ma di antico valore, come quello dedicato a Sant’Agata. Uscendo dal dedalo di vicoli e stradine si giunge in Via Matteo Bonello, spazio urbano ricco di storia, in cui rinveniamo tracce delle vie dei pellegrini e la Loggia dell’incoronazione, ma dalla parte opposta vi si trova il Mercato delle pulci.
Gli alberi sono stati inglobati dalle botteghe dei venditori, dove al loro interno ci si perde tra oggetti di vario tipo, collezioni di antiquariato, teste di moro, maioliche di gattopardiana memoria. Uno spazio della città sorto nel 1949, una sorta di mostra permanente delle usanze siciliane degli oggetti che quotidianamente abbellivano le case o le comunità meno abbienti sfruttavano per avere un sostegno durante le fatiche dei lavori più complessi, è possibile rinvenire anche diverse curiosità e splendidi grammofoni e specchi che riflettono tra suggestione e delicati giochi di luce la bellezza del sole di Palermo.
● bottega dei pupi famiglia argento
Da Via Porta D’Ossuna si raggiunge una delle Porte monumentali della città, Porta Nuova, a fianco a Palazzo Reale e si torna nella principale via della città, Via Vittorio Emanuele.
Qui si trova una piccola bottega, un laboratorio, custode dell’arte del teatro dei pupi, riconosciuto dall’Unesco come Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
Tra le famiglie che ancora oggi continuano a portare avanti quest’arte, vi è la famiglia Argento, il cui teatro, dove si svolgono i quotidiani spettacoli, si trova in Via Pietro Novelli, di fronte la Cattedrale.
Fondato nel 1893 da Vincenzo Argento detto Cecè, da cinque generazioni divulga la storia e l’arte dei Pupi Siciliani.
● storica fabbrica di caramelle Terranova
Da Via del Protonotaro, percorrendo la via Biscottari, si raggiunge facilmente Ballarò, altro mercato storico, anch’esso di antiche origini e che nella sua configurazione richiama il tipico mercato arabo. Una delle caratteristiche dei mercati, spazi del cibo e dell’economia, è l’abbaniata, queste cantilene o urla utilizzate dai venditori per conquistare il passante e vendere le loro mercanzie.
Un altro artigiano, tessera preziosa di un racconto fatto da monumenti umani, si trova dal 1890 in via Albergheria, il caramellificio Terranova.
Divenuto popolare con le caramelle alla carrubba, dalle notevoli proprietà benefiche, continua quotidianamente la sua ricerca tra la tradizione e gusti ricercati.
Fornito da:
foto: Vincenzo Russo | Cooperativa Terradamare
Il progetto di rigenerazione e decoro urbano di Piazza Sette Fate, realizzato tramite il ‘Il Faro di Ballarò’ vincitore del concorso di idee sviluppato dal Comune di Palermo con il sostegno di Airbnb.
L’intervento ha previsto: la pedonalizzazione della piazza, l’illuminazione della torre d’acqua, la creazione di un murale realizzato dall’artista Igor Scalisi Palminteri e dedicato alla figura di Santa Chiara, l’installazione di arredi urbani e verde pubblico, l’istituzione di un punto d’incontro che faccia da riferimento per i walking tour della città.
Il progetto tecnico è stato ideato dall’architetto Maria Strano, componente del comitato promotore dell’iniziativa di rigenerazione urbana; il responsabile del comitato promotore è stato Ing. Calogero Grillo.